URBINO. Sedici su diciassette candidati, tra ipovedenti e ciechi provenienti da tutta Italia, hanno superato l'esame di certificazione Cambridge, livelli B1 e B2, tenutosi al Centro linguistico d'Ateneo, il CLA dell'Università di Urbino con la collaborazione del Centro linguistico Irifor dell'Unione italiana ciechi. «Il patto d'acciaio tra l'Università di Cambridge, l'ateneo di Urbino e l'Irifor Pesaro dell'Unione italiana Ciechi per abbattere anche l'ultima barriera linguistica che fino a ieri ha, di fatto, ostacolato il libero accesso a ciechi o ipovedenti, per la certificazione linguistica internazionale ha dato ottimi frutti - conferma Maria Mencarini, presidente provinciale Uic, commentando i risultati dell'esame -. E non è cosa da poco visto che questa certificazione è richiesta a chiunque voglia candidarsi ad un concorso pubblico; frequentare una università straniera o presentarsi in un'azienda con un mercato estero». Il risultato è importante perché rappresenta la bontà del metodo di studio ideato e impartito ai diciassette candidati da Eleonora Borromeo, tiflologa direttrice per l'Uic del Centro linguistico Irifor con sede nazionale a Pesaro. Borromeo ha colmato la mancanza di un metodo specifico per ipovedenti e ciechi che preparasse all'esame di Cambridge, iniziando a scardinare pessime statistiche che contano al mondo, tra i linguisti certificati poche centinaia di ciechi contro milioni di persone normodotate. Tra i primi sedici che hanno ottenuto la certificazione al Centro Cambridge diretto da Catherine Farwell, nel CLA interno al Centro linguistico d'ateneo, diretto da Enrica Rossi c'è un giovanissimo ipovedente, studente di Urbania, Daniele Corsa. Il 18enne, iscritto all'ultimo anno dell'Istituto tecnico commerciale al Della Rovere, è stato il più giovane tra i pionieri del metodo Borromeo. Corsa è un lettore vorace, appassionato di Stephen King che ama leggere in lingua originale o ascoltare in versione audible. «Sono molto contento del risultato, ma soprattutto dell'opportunità equa che il metodo Borromeo offre - racconta Corsa -, il mio sogno è quello di frequentare lingue e letteratura straniera all'Università».
dal Resto del Carlino del 18.02.2018